Consiglio regionale AC – “Pellegrini di speranza” tra Vangelo e Costituzione

“I diritti umani si pongono a servizio della dignità della persona, la difendono e la promuovono, andando asollecitare la libertà, perché li traduca in orientamenti, atteggiamenti, norme, comportamenti e prassi in unospirito di amicizia e di benevolenza (…)Perciò, l’impegno pastorale è sollecitato a mobilitarsi, a discernere, a progettare pratiche di annuncio delVangelo a tutela della dignità umana, a denunciare le varie forme di imbarbarimento e disumanità, «allacollaborazione ecumenica, al dialogo con le altre religioni, a tutti gli opportuni contatti con gli organismi,governativi e non governatovi», secondo la logica e la cultura dell’alleanza.” (Don Fabrizio De Toni, già assistente nazionale del Settore Adulti dell’AC,Dal Progetto Parole di Giustizia e Speranza – Scheda n. 2 “persona, diritti, libertà”, pag. 13) AI GENT.MIPresidenti, Assistenti e membri tutti delle Presidenze diocesane dell’Ac di PugliaSegretari diocesani dei Movimenti (MSAC e MLAC)Coppie cooptate diocesane/Rappresentanti diocesani dell’Area “Famiglia e Vita”Assistenti e membri tutti della Delegazione regionaleDelegati regionali MEIC, MIEAC e FUCIPartecipanti Ac Puglia alla 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia Carissime e Carissimi,PERSONA, DIRITTI e LIBERTÀ, PACE: quattro temi quanto mai attuali, che si intrecciano in questo tempo dicrisi internazionale, sui quali vogliamo riflettere insieme con la pratica del dialogo plurale, continuando ilpercorso partecipativo di prossimità proposto dal progetto “Parole di Giustizia e di Speranza”(https://azionecattolica.it/progetti/ist-bachelet-di-giustizia-e-di-speranza/) e da noi avviato in occasione delConsiglio regionale tenutosi il 17 novembre scorso. In quest’ottica, Vi raggiungiamo per invitarVi all’incontro del CONSIGLIO REGIONALE, convocato, come dacalendario associattvo a suo tempo prefissato, per DOMENICA 11 MAGGIO 2025presso L’AUDITORIUM “REGINA PACIS” della PARROCCHIA “MADONNA DELLA PACE”, sita in MOLFETTA al VIALE XXV APRILE, secondo il seguente PROGRAMMA: NOTE TECNICHE: Nella speranza di vederci tutti, vi salutiamo con affetto.

AC Puglia per Papa Francesco

Con profonda commozione l’Azione Cattolica regionale pugliese si unisce alla preghiera della Chiesa universale per papa Francesco, autentico testimone di Cristo, nelle parole, nei gesti e soprattutto, nel contatto diretto con la gente, sempre cercato e voluto. E proprio nell’ultimo grande bagno di folla dello scorso 25 aprile, in occasione dell’apertura della nostra Assemblea nazionale, riecheggiano ancora nel nostro cuore le sue parole “La vita dell’uomo si apre con un abbraccio, quello dei genitori, primo gesto di accoglienza, a cui ne seguono tanti altri, che danno senso e valore ai giorni e agli anni, fino all’ultimo, quello del congedo dal cammino terreno. E soprattutto è avvolta dal grande abbraccio di Dio, che ci ama, ci ama per primo e non smette mai di stringerci a sé.” Ora che hai compiuto la tua Pasqua, caro papa Francesco e, ne siamo certi, il Signore ti sta già stringendo a sé, vogliamo esprimerti tutta la nostra immensa gratitudine per la tua fedeltà al Vangelo nella promozione dell’uomo e della sua dignità. Il tuo ministero così intenso e appassionato sia seme di pace e fraternità che germoglia in una primavera di rinnovamento per la nostra Associazione e per la Chiesa e il mondo intero. Ti assicuriamo, noi continueremo a pregare per te. E tu dalla Casa del Padre non dimenticarti di pregare per noi. Li, 21 Aprile 2025 La Delegazione regionale e le Presidenze diocesane di Ac Puglia

Dio è nei segni della vita

di don Mimmo Basile* La conclusione del racconto della risurrezione di Gesù secondo l’evangelista Luca, proclamato durante la veglia pasquale, offre spunti interessanti per farci coinvolgere pienamente dalla forza rinnovatrice della Pasqua. Le donne sono andate al sepolcro e hanno trovato la tomba vuota, senza il corpo di Gesù. Due uomini in vesti sfolgoranti annunciano che egli è risorto: le donne perciò corrono a darne notizia agli Undici che non credono loro. Tuttavia Pietro va di corsa verso il sepolcro. L’evento pasquale non può lasciarci indifferenti e fermi, ma ci mette in movimento, riattiva energie e richiede di porre passi decisi nel cammino della vita e della fede. Non c’è da perdere tempo, perché se davvero Gesù è risorto, allora è urgente aprirsi alla vita nuova, correre in direzione dell’amore che vince la morte e offre speranza e senso ai nostri giorni, anche nei momenti più bui. Pietro arriva al sepolcro e vede soltanto i teli. Non di rado ci chiediamo: “Dov’è Dio?”. Ebbene Dio non può essere ritrovato tra i segni di morte e la risurrezione di Gesù è ben più di un mero happy end, di un finale edificante ad una storia tragica. Dio ama la vita e abita la vita, perciò fa risorgere dai morti il suo Figlio, dandoci il compito di andare a cercarlo altrove, là dove l’esistenza scorre. Angelo Casati commenta con parole suggestive: “Teli arresi, quasi simbolo della sconfitta della morte. Sono segni inerti, per terra, in disparte, segni disabitati. Gesù abita altrove. Abita la vita. Dio non è nei segni di morte, Dio è nei segni della vita”. Alla fine l’evangelista Luca annota che Pietro tornò indietro, pieno di stupore. Il discepolo sarà forse ritornato a casa e tuttavia lo stupore che ha ricolmato il suo animo autorizza ad immaginare anche un particolare cammino interiore. Qualche studioso suggerisce che l’espressione usata per il ritorno di Pietro sia simile al comando rivolto da Dio ad Abramo in Genesi 12,1, in cui l’imperativo di andare via dalla propria terra può significare: “Va’ verso te stesso!”.  Con Pietro siamo chiamati a rientrare in noi stessi, a giungere alla nostra identità più vera per ricomprenderci come uomini e donne nuovi, annunciatori innamorati di una vita eccedente che promana dal Risorto e che procede inarrestabile. La forza eversiva della Pasqua di Cristo ci converta e ci smuova, per testimoniare, nel chiaroscuro del nostro tempo, che Dio è presente ovunque e che solo ci chiede di essere fedeli a lui e alla terra. * Assistente unitario regionale

Comunicato – Solidarietà all’Arcivescovo Moscone

“La pace va «osata» sulla parola di Cristo, non «calcolata» nei lambiccati dosaggi dei nostri equilibri.Questo vuol dire che chi la «osa», deve sborsare in contanti monete di lacrime, di incomprensioni,   di sangue. Ma vuol dire soprattutto che la pace deve continuamente tenere i conti aperti.Con la stoltezza della Croce che provoca il sorriso dei dotti. Con la debolezza della Parola di Dio che suscita le preoccupazioni dei prudenti. Con il «linguaggio non suggerito da sapienza umana»  che genera il compatimento dei devoti e l’indifferenza della massa.” (Don Tonino Bello, Il sentiero di Isaia) L’AC di Puglia fa proprio e condivide il sogno di don Tonino Bello di “vivere insieme l’impegno per una terra che sia arca di pace e non arco di guerra”, esprimendo vicinanza e piena solidarietà a S. E. Mons. Franco Moscone, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, dopo le polemiche successive alla manifestazione per la pace svoltasi a Bari lo scorso 29 marzo. Padre Franco è un pastore che parla e che si spende per la pace, per il diritto internazionale, per il disarmo dei cuori e delle menti, perché la “pace è frutto della giustizia” (Is 32,17), è solidarietà con gli ultimi, è affannarsi e lottare affinché l’opzione preferenziale per i poveri non sia solo uno slogan. Li, 4 Aprile 2025 La Delegazione regionale e le Presidenze diocesane di Ac Puglia

Presentazione sussidio “Le Stelle e la strada”

di Maria Rosaria Attini e Michelangelo Mansueto* Le stelle e la strada è il sussidio pensato per condividere le riflessioni che riguardano la formazione degli Adulti della nostra associazione: alla luce dell’esperienza di AniMaps, il cammino di formazione per animatori del Settore adulti, rivolto a tutti i responsabili diocesani e parrocchiali a livello regionale. Il testo si sofferma sull’animatore come figura a servizio degli Adulti pur nella consapevolezza che, anche quando non sia possibile individuare una sola persona che si occupi di questo compito, tutta l’Associazione e tutto il Gruppo possano farsi carico di proporre un cammino di formazione comune. Lo stile è quello della progettazione, che permette di mettere in campo idee condivise e di procedere passo dopo passo, in un percorso di continua verifica e miglioramento. Nello scorso mese di novembre come incaricati regionali abbiamo partecipato al Cantiere “FormiAmo Adulti” in cui il settore si è confrontato sui contenuti del sussidio. Sulla scia di quanto vissuto nei Cantieri è stato proposto a tutti i vice adulti della diocesi della nostra regione la presentazione di questo strumento di lavoro, in modo tale da fornire un ausilio che accompagni i responsabili e, di conseguenza, la vita di settore a partire dal livello diocesano. A partire da questi presupposti ci siamo ritrovati nella sede dell’Azione Cattolica della Diocesi di Bari – Bitonto lo scorso 29 marzo, per confrontarci su queste tematiche. L’incontro è stato anche il primo momenti di condivisione e formazione in presenza del settore adulti dopo il consiglio elettivo dello scorso anno. Non hanno fatto mancare i loro saluti il Delegato regionale Piergiorgio Mazzotta e l’Assistente adulti, sia regionale che nazionale, don Oronzo Cosi. Nella presentazione del manuale siamo stati aiutati da Maria Grazia Quitadamo e Marcello Di Bari, coppia cooptata nella Delegazione Regionale per il settore Area Famiglia e Vita; da Grazia Tedone e Francesco Curigliano, già incaricati regionali per il settore adulti; da Francesco Carrozzo, attualmente nella Commissione Testi nazionale e già Consigliere nazionale. Le conclusioni dell’incontro, invece, sono state a cura di Angela Paparella, Consigliere nazionale del Settore Adulti, nonché membro della commissione che ha contribuito alla redazione del testo.  All’incontro hanno partecipato i vice e le equipes del settore adulti di 13 diocesi della nostra regione, nonché alcune coppie cooptate diocesane per l’area Famiglia e Vita. I partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi con quattro laboratori da visitare. Ogni gruppo, nel tempo di due ore, ha avuto la possibilità di confrontarsi con le tematiche ed i suggerimenti del testo e dei suoi 4 capitoli: 1) Il ruolo dell’animatore: accompagnare le vite adulte; 2) Essere animatori a servizio degli adulti; 3) La progettazione come stile dell’animatore e, per finire, 4) Il gruppo oltre il gruppo. Ogni animatore ha presentato il proprio capitolo con un tocco di originalità e personalità cercando di suscitare curiosità per stimolare un dibattito sui contenuti del sussidio. In questo tentativo siamo stati aiutati anche dal materiale utilizzato nell’incontro nazionale di novembre. Il materiale utilizzato nell’incontro è adesso disponibile anche per i responsabili di settore per eventuali presentazioni anche a livello diocesano. Dopo il giro dei capitoli viventi l’incontro si è avviato verso la conclusione con l’intervento di Angela Paparella che ci ha ricordato il percorso fatto dal settore adulti per rinnovare il testo e renderlo maggiormente conforme alle necessità dei gruppi adulti di oggi. Un affettuoso ringraziamento va agli amici della Diocesi di Bari – Bitonto per la disponibilità dimostrata nel rendere disponibili della sede diocesana ed aver curato l’accoglienza. Per finire ricordiamo alcuni prossimi appuntamenti sia per l’Associazione regionale che per il settore adulti: il Consiglio Regionale del prossimo 11 maggio che si terrà a Molfetta e vedrà la partecipazione del dott. Roberto Rossi, Procuratore Aggiunto della Repubblica di Bari in cui approfondiremo i temi legati a due schede, Pace e Persone, diritti e libertà, del progetto “Parole di giustizia e di speranza” elaborato dall’Istituto Bachelet. Il prossimo appuntamento di settore, invece, sarà a livello nazionale ed è il campo formativo estivo per Vice, Assistenti e consiglieri diocesani, Incaricati e Assistenti regionali che si terrà nei giorni dal 17 al 20 luglio a Colle San Marco (AP) – Oasi Carpineto. Ulteriori informazioni saranno condivise appena disponibili.   * incaricati regionali per il Settore adulti

Gioco d’incastri – Incontro regionale SG

Ai Vice Presidenti diocesaniAgli Assistenti diocesaniAi Consiglieri diocesaniAi Membri di Equipe diocesanee, p.c. ai Presidenti diocesani Carissime/i,dallo scorso campo nazionale di agosto 2024 dal titolo “Fatta a mano. La responsabilità che manca, che salva, che cambia la vita”, passando per il modulo nazionale di novembre 2024 dal titolo “Doppio nodo. Chiamati a camminare insieme”, un “filo rosso” ci sta aiutando a fermare il nostro sguardo sui gruppi che caratterizzano il Settore Giovani di ciascuna diocesi.Abbiamo voglia, ancora una volta, di incontrarvi insieme ai vostri consiglieri, assistenti e membri d’equipe diocesani, per riflettere su come si sperimentano, all’interno del cammino di fede dei gruppi Giovanissimi e Giovani, le dimensioni della promessa, della fiducia e della fedeltà. Sarà un’occasione di incontro, formazione e preghiera tra le realtà presenti nella nostra regione. Ci vediamo, come già annunciato nei mesi precedenti tramite chat e gruppi whatsapp, domenica 6 aprile 2025, presso i locali della Parrocchia S. Maria di Pozzo Faceto sita in Montalbano di Fasano (BR) alla Via Duca degli Abruzzi, snc. Il programma dell’incontro sarà il seguente: 9:30 Arrivi e accoglienza10:00 Momento di preghiera11:00 Laboratorio 112:30 Celebrazione Eucaristica13:30 Pranzo al sacco15:00 Interventi di Emanuela Gitto15:30 Laboratorio 217:00 Conclusioni Vi ricordiamo di far pervenire entro domenica 30 marzo 2025 il materiale richiesto nei giorni precedenti, ovvero le lettere scritte da adolescenti, giovani, fuorisede, educatori, giovani-adulti (25-30 anni) e ragazzi che hanno appena vissuto il passaggio dall’Acr ai Gvs (14-15 anni) e di comunicare le vostre presenze attraverso questo link entro la stessa data, https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc_QCf5-XflGftJywc3V2Y5qHj2s9L6xJdrXwu33eH566yDdQ/viewform?usp=sharing Lì, 28 marzo 2025 Elisabetta, Luna

Un tutt’uno fraterno e universale

di Piergiorgio Mazzotta* da azionecattolica.it La partecipazione a un Consiglio nazionale di Ac, luogo principe e cardine della nostra struttura associativa, è sempre uno straordinario momento di confronto e condivisione. Ma quello vissuto lo scorso fine settimana a Gorizia-Nova Gorica, “capitale europea della cultura” – o forse, per meglio dire, “capitale della cultura europea”, come suggeriva l’arcivescovo di Gorizia monsignor Redaelli nel suo saluto iniziale al Consiglio –  è stata davvero un’esperienza speciale. Perché al senso del nostro incontrarci ha donato proprio fisicamente, non solo letteralmente, una terza parola: confine. Una parola che delle altre due, “con-fronto” e “con-divisione”, è per certi versi sinonimo e con le quali fa anche rima, seppur al con-trario, giacché anch’essa con-tiene il prefisso “con” che di solito indica unione, partecipazione, tenersi per mano, accoglienza. Esattamente quell’accoglienza che gli amici dell’Ac diocesana di Gorizia ci hanno fatto gustare sin dal primo incrocio di sguardi. Loro che, invece, il confine l’hanno visto tracciarsi all’improvviso, sulla propria pelle, in uno dei modi più drammatici della storia del Novecento, in una notte di settembre del ’47, come un muro di filo spinato tracciato a tavolino. Quel muro che, ancor prima del ben più tristemente famoso muro di Berlino, divenne il simbolo della separazione, non solo tra case, stalle, famiglie, persone, ma in una dimensione ancora più grande, tra Italia e Jugoslavia, tra Est e Ovest. Allora fu divisa a metà anche quella storica Piazza Transalpina che oggi, invece, con il potere dei segni, racconta il significato più umano del termine “con-fine”, materializzato per terra da una semplice linea di mattonelle di pietra con al centro un mosaico di forma circolare. Circolare, sì. Come una linea unica, le cui estremità̀ si ricongiungono per annullarsi l’una nell’altra, senza più né inizio né fine. Come la volta del Cielo che ci richiama tutti a un unico fine. È questa la prospettiva di vita che ci riportiamo a casa, nel cuore, al termine di questo Consiglio nazionale. Di voler abitare il confine a tutto tondo come uno spazio poroso, osmotico, dove le identità si distinguono e allo stesso tempo si incontrano, riflettendosi circolarmente l’una nell’altra per confermarsi a vicenda. Uno spazio dinamico da allargare e approfondire col dialogo continuo ed equilibrato in ogni contesto, geografico e politico, culturale e sociale, psicologico e personale, filosofico ed esistenziale, per rileggere insieme come credenti e come Associazione, alla luce della fede, le tante crisi umanitarie che oggi si manifestano proprio come confini, come tensioni tra pace e guerra, tra democrazia e dittatura, tra sviluppo e povertà. E allora, forse, davvero, “confronto”, “condivisione” e “confine” saranno un tutt’uno in una semplice stretta di mano tra due persone diverse, per promuovere, nell’esperienza di un noi fraterno e universale, lo sviluppo sostenibile e la pace globale. * Delegato regionale

L’AC regionale: famiglia di famiglie

di Maria Selvarolo* Domenica 16 marzo 2025 si è riunito il Comitato Presidenti diocesani di Puglia e la Delegazione regionale, la sede dell’incontro è stata la Biblioteca Diocesana “S. Tommaso D’Aquino” di Andria. Per la nostra associazione diocesana è stata da subito una gioia la notizia che questo incontro, aperto anche ai familiari di ciascun partecipante, si sarebbe svolto proprio ad Andria e, in più, in un posto a noi molto caro. La bellezza di questa giornata è cominciata già da prima della giornata stessa con il pensare a come accogliere al meglio tutti gli amici che sarebbero arrivati da ogni parte della Puglia, bellezza che si è trasformata in gioia al momento dell’incontro. Sì, è un’emozione particolare quella degli arrivi, intravedere, già dall’interno degli abitacoli delle auto, volti sorridenti, magari stanchi per il viaggio a volte lungo, ma pieni dell’entusiasmo di chi ha scelto di essere lì, rispondendo al richiamo di un’appartenenza che si fa famiglia di famiglie quando la si vive in pienezza. Gli incontri in AC sono sempre particolari, desiderati, vissuti con la passione associativa che ci caratterizza, generativi per lo slancio del contributo che ciascuno apporta. Le sollecitazioni all’ordine del giorno poste dalla Delegazione regionale attraverso il Delegato hanno messo in circolo una vivace attenzione e cura per i fratelli, per l’associazione, ma soprattutto per la Chiesa. Ciascuno si è espresso in maniera diversa, assecondando la propria indole e mettendo a frutto la sua esperienza, tutti perseguendo però lo stesso obiettivo e riconoscendosi in un unico modus vivendi, uno stile, quello associativo, che ci caratterizza da sempre. È stato prezioso quanto abbiamo condiviso, ad ogni voce che si aggiungeva è come se si riuscisse a mettere a fuoco sempre di più l’idea che inizialmente era solo abbozzata. Ogni contributo ha rappresentato l’accrescimento di particolari che hanno reso il disegno iniziale sempre più nitido e reale, realizzabile insieme: da una parte il desiderio di dare il proprio apporto esprimendo le proprie idee, dall’altra il bisogno di ascoltare gli altri perché ritenuti preziosi e unici. Se ne esce arricchiti, più coraggiosi e pronti per affrontare le sfide quotidiane. Che meraviglia l’opportunità di vivere insieme la celebrazione eucaristica: stupiti ancora una volta per la bellezza di una Parola sempre viva, spezzata sapientemente per noi dall’Assistente regionale, e nutriti dall’unico Pane capace di farci riconoscere, anche nel fratello che abbiamo accanto, la presenza del Signore Risorto. Quanto importante e significativo diventa, in questa ottica, la condivisione del cibo, il momento di convivialità: il piacere dello stare insieme che si concretizza anche intorno ad una mensa imbandita, la fraternità delle chiacchiere attraverso le quali si approfondisce la conoscenza reciproca e, non da ultima, la scoperta di prodotti tipici del territorio. Un’AC che si muove e che visita i territori diocesani è un’AC “in uscita” che fa di ciascuna diocesi la propria diocesi, che accorcia le distanze in una regione, come la nostra, che, avendo una conformazione geografica particolare, ci pone spesso davanti a questo problema. È una fatica incontrarsi periodicamente perché a volte, anzi molto spesso, è complicato per un presidente diocesano riuscire ad incastrare, coordinare e coniugare gli impegni associativi con quelli di altro genere, ma questa fatica viene lautamente ricompensata. Ogni volta che per l’associazione si rinuncia a del tempo personale o al tempo da dedicare alla propria famiglia e ai propri figli ci si chiede se ne vale veramente la pena e la risposta è sempre sì, mille volte sì! * presidente della diocesi di Andria

Incontro regionale Settore adulti e Area famiglia e vita

Carissime/i,nello scorso mese di novembre come incaricati regionali abbiamo partecipato al Cantiere “FormiAmo Adulti” in cui il settore si è confrontato su alcuni aspetti importanti della vita degli adulti e dell’associazione, anche alla luce di quanto emerso nelle ultime esperienze associative. Il frutto delle esperienze e delle riflessioni degli ultimi anni è stato condensato nel sussidio “Le Stelle e la strada” pubblicato nell’aprile del 2024. Sulla scia di quanto vissuto nei Cantieri vi proponiamo la presentazione di questo strumento di lavoro, in modo tale da fornire un ausilio che accompagni i responsabili adulti e, di conseguenza, la vita di settore a partire dal livello diocesano. Nella presentazione del manuale ci aiuteranno Angela Paparella, Consigliere nazionale del Settore Adulti, Maria Grazia Quitadamo e Marcello Di Bari, coppia cooptata nella Delegazione Regionale per il settore Area e Vita, Grazia Tedone e Francesco Curigliano, già incaricati regionali per il settore adulti, e Francesco Carrozzo, attualmente nella Commissione Testi nazionale e già Consigliere nazionale. Il momento di preghiera iniziale sarà curato da don Oronzo Cosi, Assistente unitario del Settore Adulti sia a livello nazionale che regionale. Ci vediamo sabato 29 marzo presso i locali dell’AC della Diocesi di Bari-Bitonto, nella struttura del Seminario Arcivescovile di Bari, Corso Alcide De Gasperi n. 274/A. Il programma dell’incontro sarà il seguente: Siamo certi che, se potete, non farete mancare la vostra collaborazione.Nell’attesa di incontrarci, vi salutiamo fraternamente e ringraziamo il Signore per il donodell’associazione e dei momenti di formazione fraterna che ci fa vivere. Lì, 15 marzo 2025 Maria Rosaria, Michelangelo, Maria Grazia e Marcello con don Oronzo

Tempo di Quaresima, tempo di profeti

di Piergiorgio Mazzotta* “Il profeta, “uomo dell’attesa”, scorge e indica i passi di Dio nella storia, a cui la grazia non è allergica. Egli, “uomo della concretezza”, ha la pazienza del contadino, che aspetta “il prezioso frutto della terra” (cf. Gc 5,7), e la perseveranza della sentinella (cf. Is 21,11), testimone della luce ancora mescolata con le tenebre, del “germe di bene sepolto nelle macerie”, del mandorlo che fiorisce in un paesaggio invernale (cf. Ger 1,11).” (Mons. Sigismondi, già Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, in occasione di un momento di preghiera della XVII Assemblea nazionale) In questo inizio di cammino quaresimale, mi piace ricordare e condividere un pensiero di Mons. Sigismondi che nel tempo di pandemia di qualche anno fa ci ricordava l’importanza di essere “profeti” in virtù del nostro battesimo, ovvero di vivere da uomini e donne dell’attesa che scorgono i passi di Dio nella storia dell’umanità. Così oggi, in questo tempo debole, per certi versi ugualmente pandemico perché ammorbato da un virus diverso, ma lo stesso letale, della violenza e dei conflitti, di comportamenti impulsivi incapaci di introspezione, di autocritica e di qualunque forma di accettazione dei propri limiti, il tempo invece forte della Quaresima ci offre una grande opportunità di grazia che davvero, ora più che mai, non possiamo sprecare: quella di coltivare un atteggiamento sapiente, come ha fatto Gesù, il quale “imparò l’obbedienza dalle cose che patì” (Eb 5,8).  E allora, sì, viviamo questo nuovo “viaggio” di conversione, “con decisione”, sui passi di Gesù, salendo con Lui il “santo monte della sua Pasqua”, lentamente, con fatica e pazienza, senza farci prendere dall’ansia delle tante cose da fare, ma piuttosto pre-occupandoci, lungo il percorso, di ascoltare la sua Parola, con lo sguardo sempre lungo e perseverante di chi da scorgere germogli di nuova vita anche in una luce ancora soffusa, ancora mescolata con le tenebre. Buona Quaresima! *delegato regionale AC Puglia

AZIONE CATTOLICA
DELEGAZIONE REGIONALE PUGLIA
Indirizzo: 
Email: segreteria@azionecattolicapuglia.it

Tutti i diritti sono riservati | Privacy Policy