4 Luglio 1925 – 4 Luglio 2025: #VersoLAlto #Frassati100

“Vivere senza una Fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere una lotta continua per la Verità, non è vivere, ma vivacchiare.” (Pier Giorgio Frassati) Oggi, a cento anni dalla sua nascita al Cielo, ricordiamo il Beato Pier Giorgio Frassati, giovane appassionato di Vangelo e dell’Umanità. Un ragazzo “normale”, capace però di vivere l’ordinarietà con straordinaria intensità, mettendo #Cristo al centro di ogni cosa. Il suo “vivere pienamente” ci interpella ancora: noi, ragazzi, giovani e adulti di #AzioneCattolica siamo chiamati ad avere il coraggio di non vivacchiare, ma di scegliere ogni giorno la strada alta del Vangelo, dell’impegno, della carità, della fraternità. E anche nel cammino della nostra Associazione Regionale vogliamo lasciarci ancora ispirare dal suo esempio per continuare a salire, insieme, verso l’Alto!
Il colore del grano

di Chiara Anna Reccia * Sono le ore 14.00 di un sabato pomeriggio quando entro in macchina per raggiungere Conversano. Non sto raggiungendo una spiaggia, non mi aspetta il mare. Cosa può mai costringere a mettersi in viaggio a un’ora simile in un pomeriggio d’estate? Io vi direi il colore del grano, come quello che ho incrociato nei campi che ho percorso per arrivare a destinazione, come il colore del sole che scaldava insistentemente quel pomeriggio. Ma provo a spiegarmi meglio. Sabato 14 giugno alle ore 15.00 è stato convocato il Comitato Presidenti diocesani della nostra AC di Puglia, un incontro per dialogare insieme in merito all’anno associativo trascorso e volgere lo sguardo alle nuove prospettive per il prossimo anno. Immagino chi non è dentro l’associazione chiedersi quale sia il motivo per incontrarsi così spesso o anche cosa ci sia da guadagnare nelle lunghe ore di confronto, persino nei caldi pomeriggi estivi. Il Comitato Presidenti regionale è tempo atteso di confronto, in particolare quest’ultimo è stato l’occasione per raccontarci le nostre AC diocesane e misurare il cammino fatto, anche con la Delegazione regionale. Un cammino fatto di passi condivisi, visto che anche il programma dei due Consigli regionali della nostra AC di Puglia è stato proprio scelto all’interno dei precedenti incontri del comitato presidenti. I due Consigli regionali ci hanno regalato “Parole di Giustizia e di Speranza”, attraverso l’utilizzo delle schede del Progetto promosso dall’Azione cattolica italiana e dall’Istituto Bachelet, in collaborazione con Meic e Mieac, per rivitalizzare territorialità e specificità che ci contraddistinguono. Abbiamo affrontato il tema della DEMOCRAZIA, della PACE, della PERSONA e i suoi DIRITTI e della LIBERTA’, perché sentiamo forte l’impegno ad essere testimoni credenti e credibili del Vangelo e della nostra Costituzione. Perché sappiamo che non possiamo essere cittadini del cielo, senza essere anche cittadini in terra. Come presidenti abbiamo raccontato la bellezza di essere AC in ascolto delle associazioni territoriali di base, ma anche le difficoltà, talvolta la stanchezza, che questo impegno comporta. Alleanza e collaborazione con le realtà della nostra terra sono i nuovi tratti distintivi delle nostre associazioni diocesane. Domande e riflessioni, dubbi e inquietudini, proposte e attenzioni: attenzione alla famiglia, alla persona, alla missione nella società attuale. Sì, perché a tutto questo si aggiunge l’inquietudine di essere voce vera, autentica, che non sia una “fake news”, una voce “ostinata e contraria” rispetto a quelle più comuni, e a volte superficiali, anche rispetto ai valori più importanti. Si aggiunge la paura e il bisogno che nessuna delle anime che incontriamo si perda nel mondo, ma anzi lo accarezzi con libertà e passione, conservando sempre uno sguardo di fraternità verso l’altro. Ci ha animato, come ben detto dal nostro Delegato Piergiorgio, non tanto l’impegno ad incastrare eventi ma incastonare esperienze belle nei percorsi di vita. Quanta incredibile bellezza abbiamo condiviso. Sì, perché l’AC non fa della parola “cura” un semplice vocabolo del dizionario associativo ma uno stile di prossimità per tutti. Da nord a sud della nostra Puglia amata, ci sono uomini e donne che spendono tempo, energia e amore perché possa essere formato Cristo in ciascuno. Sappiamo che per realizzare il nostro “Progetto formativo” non possiamo che ascoltare lo Spirito, come ci ha indicato l’assistente unitario don Mimmo, citando il cardinale Maria Martini, è lui il vero protagonista della storia. Lo Spirito riannoda il filo della nostra esistenza a Dio e ci invita a prendere il largo, insieme con i fratelli e con Gesù, maestro esperto di navigazione, anche attraverso rotte complicate ma dirette a incredibili mete di approdo. E i campi di grano? Nel libro del Piccolo Principe c’è un dialogo tra il protagonista e la volpe che ho sempre trovato quasi magico: “Vedi laggiù, in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticata. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…” Allora il colore del grano è davvero ciò che guadagniamo: legami belli, come l’oro del grano. Il colore del grano sono gli abbracci per salutarsi, gli sguardi di intesa, gli scambi di proposte. Ecco cosa abbiamo guadagnato quel pomeriggio. E pensare che il grano è il primo elemento per fare il pane. Un pane buono, pronto a spezzarsi sull’altare del mondo. *Presidente diocesana dell’Ac di Oria
Amministrare la “cosa pubblica” nel solco tracciato da Gianni Carnicella

Lo scorso 10 maggio, alla vigilia del Consiglio Regionale dell’AC di Puglia che si sarebbe svolto all’indomani presso l’auditorium “Regina Pacis” di Molfetta, ci siamo recati in pellegrinaggio presso il luogo in cui fu barbaramente ucciso Gianni Carnicella. Gianni Carnicella è stato sindaco di Molfetta. Era in carica da appena qualche mese: diviene infatti sindaco della città il 14 febbraio 1992 e solo qualche mese dopo, il 7 luglio, viene assassinato, con un colpo di fucile a canne mozze, nei pressi del palazzo comunale della città. L’assassino, tale Cristoforo Brattoli, è un impresario che si era visto negare dal Comune il permesso per organizzare in città un concerto musicale ( https://vivi.libera.it/schede-320-il_delitto_carnicella_la_storia_di_un_sindaco_assassinato_dalla_mafia ).Disse di lui don Tonino Bello nel giorno dei funerali: “un servo della città, alle cui leggi non ha voluto disobbedire… resta la consolazione che a cadere sia stato un uomo onesto, un amministratore coraggioso che stava dando chiari segni di inversione di marcia su certe arroganze consolidate” . “Dell’idea di governo ho un concetto preciso e si coniuga con l’efficienza e il rigore, non col clamore.. è il mio modo di onorare la funzione che mi è stata affidata e la fiducia che in me è stata riposta” (Gianni Carnicella – intervista di Antonio De Gioia su “L’Altra Molfetta”).Con queste parole rivolgiamo un appello a tutti gli elettori pugliesi dei dieci comuni che il 25 e il 26 maggio prossimi si recheranno alle urne per le ELEZIONI AMMINISTRATIVE: esercitate il vostro diritto/dovere di voto in modo consapevole, a mente dell’art. 48 Cost.: “Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico”. La Delegazione regionale Ac Puglia
Ai seminaristi di Molfetta in occasione della Regina Apuliae 2025

“Perché il vostro cammino di formazione sia improntato alla più trasparente autenticità evangelicae vi manteniate lontani dal compromesso, e rifuggiate dall’ambiguità,e non scendiate a patti con l’anima borghese accovacciata davanti alla porta”(Dalla Lettera di don Tonino Bello ai seminaristi di Molfetta”) Carissimi Amici Seminaristi “made in Molfetta”, alla vigilia Solennità della Beata Vergine Maria, “Regina Apuliæ”, desideriamo raggiungervi con un pensiero colmo di affetto, preghiera e gratitudine per la vostra testimonianza di fede, di gioia e di servizio. Proprio nel titolo “Regina Apuliæ” riconosciamo non solo una speciale intercessione di Maria per la nostra amata terra, ma, soprattutto in quest’anno giubilare, anche una chiamata ad essere, come Lei, un segno di speranza per il popolo di Dio in cammino. Un popolo, particolarmente il nostro pugliese, che ha bisogno di pastori santi, “improntati – come scriveva il nostro caro don Tonino – alla più trasparente autenticità evangelica e lontani dal compromesso.” Per questo, nel vostro cammino vocazionale sentitevi sempre accompagnati e sostenuti con la preghiera da tutta l’Azione cattolica di Puglia, sicuri che, nella fraterna reciprocità che ci unisce, anche voi farete altrettanto per noi. Che la Vergine Santissima vi custodisca nel suo manto e vi renda sempre più conformi a Cristo, Buon Pastore. Auguri, vi vogliamo bene! Lì, 22 maggio 2025 La Delegazione regionale e le Presidenze diocesane di Ac Puglia
Un weekend di volti, parole e speranza: il Consiglio Regionale di Azione Cattolica a Molfetta

di Margherita De Pinto* È stato un fine settimana denso di emozioni, riflessioni e relazioni quello vissuto a Molfetta in occasione del Consiglio Regionale di Azione Cattolica della Puglia, svoltosi domenica 11 maggio. Un evento preparato con cura e vissuto intensamente, che ha saputo coniugare fraternità, memoria e progettualità. Tutto ha avuto inizio sabato sera, con l’arrivo della delegazione regionale, accolta da me e da altri amici della diocesi con la gioia di chi apre le porte non solo dei luoghi, ma soprattutto del cuore. Insieme abbiamo camminato per le strade della città di Molfetta che ancora custodiscono il respiro e le parole di don Tonino Bello, condividendo sorrisi e racconti. L’episcopio, la cattedrale, il duomo: ogni tappa è stata un’immersione nello spirito profetico di un pastore che ha fatto della pace e della prossimità il suo stile di vita e il suo testamento. Un tempo di bellezza e memoria, che ha preparato il terreno per la giornata successiva. La domenica abbiamo vissuto il Consiglio Regionale, momento prezioso di confronto, ascolto e discernimento presso la parrocchia Madonna della Pace. La scelta del luogo e della tematica non sono stati casuali ma profondamente legate alla figura e al pensiero di don Tonino. A guidare la riflessione, il tema “Persona, diritti, libertà e pace”, parole che non sono solo concetti ma indicazioni di marcia per la nostra Azione Cattolica, chiamata a essere nel mondo presenza viva e credibile. A iniziare la mattinata ricca di stimoli è stato l’intervento del giovane pugliese Raffaele d’Alfonso del Sordo, in video registrato, che ci ha presentato la realtà de I ragazzi di via Amelio, un’associazione che porta, attraverso l’entusiasmo e l’impegno di tanti giovani, il messaggio di pace e legalità nelle scuole. La sua testimonianza ha acceso nei presenti il desiderio di continuare a sognare in grande, partendo dai luoghi concreti in cui viviamo. È seguito l’intervento del dott. Roberto Rossi, Procuratore generale della Repubblica presso il Tribunale di Bari, ci ha accompagnati in un approfondimento denso e appassionato: “Fare la nostra parte significa rendere credibile il nostro onore”, ci ha ricordato, riportando al centro il valore della persona, la responsabilità nella difesa dei diritti e l’urgenza di costruire la pace nel quotidiano, nei piccoli gesti e nelle scelte associative. Un invito a non sottrarci al compito di essere cittadini consapevoli e cristiani coerenti. La coppia cooptata nazionale, Jafti Tosatto e Giulia Zanetti, ha poi condiviso il progetto che vede le famiglie protagoniste nei percorsi dell’associazione: un segno concreto di come l’AC sia davvero casa che accoglie, accompagna e sostiene, dentro e fuori le parrocchie, nel cuore della società. Dopo i momenti di comunione della Celebrazione Eucaristica e del pranzo condiviso, nel pomeriggio uno spazio di confronto sincero e costruttivo ha permesso alle presidenze diocesane di mettersi in ascolto reciproco, condividendo fatiche, intuizioni e desideri. Ne è emerso un forte bisogno di camminare insieme, custodendo la fiducia e tenendo aperto il cuore alle novità che lo Spirito vorrà ispirare, con uno sguardo al territorio e al mondo. Il Consiglio Regionale di Molfetta ci ha ricordato che vivere il servizio è vivere l’altro, che l’Azione Cattolica è comunità in cammino, attenta ai segni dei tempi, fedele al Vangelo e generosa nel farsi prossima. E ci ha lasciato nel cuore una certezza: se restiamo uniti, con lo sguardo rivolto al cielo e i piedi ben piantati nella terra della storia, nulla potrà davvero fermare la speranza. * Presidente diocesana dell’Ac di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi
Papa Leone XIV è il nuovo Pontefice

“Aiutateci anche voi a costruire i ponti con il dialogo e con l’incontro, per essere un solo popolo, per essere in pace”. Con la gioia nel cuore per la tua elezione al soglio pontificio, caro Papa Leone XIV, vogliamo fare nostre queste tue prime parole da successore di Pietro, che esprimono e riflettono quello che è da sempre il nostro stile associativo, per assicurarti sin d’ora tutto il nostro impegno per essere insieme costruttori di ponti nella pace di Cristo risorto.Già ti vogliamo bene, preghiamo per te! La Delegazione regionale e le Presidenze diocesane di Ac Puglia
Consiglio regionale AC – “Pellegrini di speranza” tra Vangelo e Costituzione

“I diritti umani si pongono a servizio della dignità della persona, la difendono e la promuovono, andando asollecitare la libertà, perché li traduca in orientamenti, atteggiamenti, norme, comportamenti e prassi in unospirito di amicizia e di benevolenza (…)Perciò, l’impegno pastorale è sollecitato a mobilitarsi, a discernere, a progettare pratiche di annuncio delVangelo a tutela della dignità umana, a denunciare le varie forme di imbarbarimento e disumanità, «allacollaborazione ecumenica, al dialogo con le altre religioni, a tutti gli opportuni contatti con gli organismi,governativi e non governatovi», secondo la logica e la cultura dell’alleanza.” (Don Fabrizio De Toni, già assistente nazionale del Settore Adulti dell’AC,Dal Progetto Parole di Giustizia e Speranza – Scheda n. 2 “persona, diritti, libertà”, pag. 13) AI GENT.MIPresidenti, Assistenti e membri tutti delle Presidenze diocesane dell’Ac di PugliaSegretari diocesani dei Movimenti (MSAC e MLAC)Coppie cooptate diocesane/Rappresentanti diocesani dell’Area “Famiglia e Vita”Assistenti e membri tutti della Delegazione regionaleDelegati regionali MEIC, MIEAC e FUCIPartecipanti Ac Puglia alla 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia Carissime e Carissimi,PERSONA, DIRITTI e LIBERTÀ, PACE: quattro temi quanto mai attuali, che si intrecciano in questo tempo dicrisi internazionale, sui quali vogliamo riflettere insieme con la pratica del dialogo plurale, continuando ilpercorso partecipativo di prossimità proposto dal progetto “Parole di Giustizia e di Speranza”(https://azionecattolica.it/progetti/ist-bachelet-di-giustizia-e-di-speranza/) e da noi avviato in occasione delConsiglio regionale tenutosi il 17 novembre scorso. In quest’ottica, Vi raggiungiamo per invitarVi all’incontro del CONSIGLIO REGIONALE, convocato, come dacalendario associattvo a suo tempo prefissato, per DOMENICA 11 MAGGIO 2025presso L’AUDITORIUM “REGINA PACIS” della PARROCCHIA “MADONNA DELLA PACE”, sita in MOLFETTA al VIALE XXV APRILE, secondo il seguente PROGRAMMA: NOTE TECNICHE: Nella speranza di vederci tutti, vi salutiamo con affetto.
AC Puglia per Papa Francesco

Con profonda commozione l’Azione Cattolica regionale pugliese si unisce alla preghiera della Chiesa universale per papa Francesco, autentico testimone di Cristo, nelle parole, nei gesti e soprattutto, nel contatto diretto con la gente, sempre cercato e voluto. E proprio nell’ultimo grande bagno di folla dello scorso 25 aprile, in occasione dell’apertura della nostra Assemblea nazionale, riecheggiano ancora nel nostro cuore le sue parole “La vita dell’uomo si apre con un abbraccio, quello dei genitori, primo gesto di accoglienza, a cui ne seguono tanti altri, che danno senso e valore ai giorni e agli anni, fino all’ultimo, quello del congedo dal cammino terreno. E soprattutto è avvolta dal grande abbraccio di Dio, che ci ama, ci ama per primo e non smette mai di stringerci a sé.” Ora che hai compiuto la tua Pasqua, caro papa Francesco e, ne siamo certi, il Signore ti sta già stringendo a sé, vogliamo esprimerti tutta la nostra immensa gratitudine per la tua fedeltà al Vangelo nella promozione dell’uomo e della sua dignità. Il tuo ministero così intenso e appassionato sia seme di pace e fraternità che germoglia in una primavera di rinnovamento per la nostra Associazione e per la Chiesa e il mondo intero. Ti assicuriamo, noi continueremo a pregare per te. E tu dalla Casa del Padre non dimenticarti di pregare per noi. Li, 21 Aprile 2025 La Delegazione regionale e le Presidenze diocesane di Ac Puglia
Dio è nei segni della vita

di don Mimmo Basile* La conclusione del racconto della risurrezione di Gesù secondo l’evangelista Luca, proclamato durante la veglia pasquale, offre spunti interessanti per farci coinvolgere pienamente dalla forza rinnovatrice della Pasqua. Le donne sono andate al sepolcro e hanno trovato la tomba vuota, senza il corpo di Gesù. Due uomini in vesti sfolgoranti annunciano che egli è risorto: le donne perciò corrono a darne notizia agli Undici che non credono loro. Tuttavia Pietro va di corsa verso il sepolcro. L’evento pasquale non può lasciarci indifferenti e fermi, ma ci mette in movimento, riattiva energie e richiede di porre passi decisi nel cammino della vita e della fede. Non c’è da perdere tempo, perché se davvero Gesù è risorto, allora è urgente aprirsi alla vita nuova, correre in direzione dell’amore che vince la morte e offre speranza e senso ai nostri giorni, anche nei momenti più bui. Pietro arriva al sepolcro e vede soltanto i teli. Non di rado ci chiediamo: “Dov’è Dio?”. Ebbene Dio non può essere ritrovato tra i segni di morte e la risurrezione di Gesù è ben più di un mero happy end, di un finale edificante ad una storia tragica. Dio ama la vita e abita la vita, perciò fa risorgere dai morti il suo Figlio, dandoci il compito di andare a cercarlo altrove, là dove l’esistenza scorre. Angelo Casati commenta con parole suggestive: “Teli arresi, quasi simbolo della sconfitta della morte. Sono segni inerti, per terra, in disparte, segni disabitati. Gesù abita altrove. Abita la vita. Dio non è nei segni di morte, Dio è nei segni della vita”. Alla fine l’evangelista Luca annota che Pietro tornò indietro, pieno di stupore. Il discepolo sarà forse ritornato a casa e tuttavia lo stupore che ha ricolmato il suo animo autorizza ad immaginare anche un particolare cammino interiore. Qualche studioso suggerisce che l’espressione usata per il ritorno di Pietro sia simile al comando rivolto da Dio ad Abramo in Genesi 12,1, in cui l’imperativo di andare via dalla propria terra può significare: “Va’ verso te stesso!”. Con Pietro siamo chiamati a rientrare in noi stessi, a giungere alla nostra identità più vera per ricomprenderci come uomini e donne nuovi, annunciatori innamorati di una vita eccedente che promana dal Risorto e che procede inarrestabile. La forza eversiva della Pasqua di Cristo ci converta e ci smuova, per testimoniare, nel chiaroscuro del nostro tempo, che Dio è presente ovunque e che solo ci chiede di essere fedeli a lui e alla terra. * Assistente unitario regionale
Comunicato – Solidarietà all’Arcivescovo Moscone

“La pace va «osata» sulla parola di Cristo, non «calcolata» nei lambiccati dosaggi dei nostri equilibri.Questo vuol dire che chi la «osa», deve sborsare in contanti monete di lacrime, di incomprensioni, di sangue. Ma vuol dire soprattutto che la pace deve continuamente tenere i conti aperti.Con la stoltezza della Croce che provoca il sorriso dei dotti. Con la debolezza della Parola di Dio che suscita le preoccupazioni dei prudenti. Con il «linguaggio non suggerito da sapienza umana» che genera il compatimento dei devoti e l’indifferenza della massa.” (Don Tonino Bello, Il sentiero di Isaia) L’AC di Puglia fa proprio e condivide il sogno di don Tonino Bello di “vivere insieme l’impegno per una terra che sia arca di pace e non arco di guerra”, esprimendo vicinanza e piena solidarietà a S. E. Mons. Franco Moscone, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, dopo le polemiche successive alla manifestazione per la pace svoltasi a Bari lo scorso 29 marzo. Padre Franco è un pastore che parla e che si spende per la pace, per il diritto internazionale, per il disarmo dei cuori e delle menti, perché la “pace è frutto della giustizia” (Is 32,17), è solidarietà con gli ultimi, è affannarsi e lottare affinché l’opzione preferenziale per i poveri non sia solo uno slogan. Li, 4 Aprile 2025 La Delegazione regionale e le Presidenze diocesane di Ac Puglia