Il colore del grano

di Chiara Anna Reccia * Sono le ore 14.00 di un sabato pomeriggio quando entro in macchina per raggiungere Conversano. Non sto raggiungendo una spiaggia, non mi aspetta il mare. Cosa può mai costringere a mettersi in viaggio a un’ora simile in un pomeriggio d’estate? Io vi direi il colore del grano, come quello che ho incrociato nei campi che ho percorso per arrivare a destinazione, come il colore del sole che scaldava insistentemente quel pomeriggio. Ma provo a spiegarmi meglio. Sabato 14 giugno alle ore 15.00 è stato convocato il Comitato Presidenti diocesani della nostra AC di Puglia, un incontro per dialogare insieme in merito all’anno associativo trascorso e volgere lo sguardo alle nuove prospettive per il prossimo anno. Immagino chi non è dentro l’associazione chiedersi quale sia il motivo per incontrarsi così spesso o anche cosa ci sia da guadagnare nelle lunghe ore di confronto, persino nei caldi pomeriggi estivi. Il Comitato Presidenti regionale è tempo atteso di confronto, in particolare quest’ultimo è stato l’occasione per raccontarci le nostre AC diocesane e misurare il cammino fatto, anche con la Delegazione regionale. Un cammino fatto di passi condivisi, visto che anche il programma dei due Consigli regionali della nostra AC di Puglia è stato proprio scelto all’interno dei precedenti incontri del comitato presidenti. I due Consigli regionali ci hanno regalato “Parole di Giustizia e di Speranza”, attraverso l’utilizzo delle schede del Progetto promosso dall’Azione cattolica italiana e dall’Istituto Bachelet, in collaborazione con Meic e Mieac, per rivitalizzare territorialità e specificità che ci contraddistinguono. Abbiamo affrontato il tema della DEMOCRAZIA, della PACE, della PERSONA e i suoi DIRITTI e della LIBERTA’, perché sentiamo forte l’impegno ad essere testimoni credenti e credibili del Vangelo e della nostra Costituzione. Perché sappiamo che non possiamo essere cittadini del cielo, senza essere anche cittadini in terra. Come presidenti abbiamo raccontato la bellezza di essere AC in ascolto delle associazioni territoriali di base, ma anche le difficoltà, talvolta la stanchezza, che questo impegno comporta. Alleanza e collaborazione con le realtà della nostra terra sono i nuovi tratti distintivi delle nostre associazioni diocesane. Domande e riflessioni, dubbi e inquietudini, proposte e attenzioni: attenzione alla famiglia, alla persona, alla missione nella società attuale. Sì, perché a tutto questo si aggiunge l’inquietudine di essere voce vera, autentica, che non sia una “fake news”, una voce “ostinata e contraria” rispetto a quelle più comuni, e a volte superficiali, anche rispetto ai valori più importanti. Si aggiunge la paura e il bisogno che nessuna delle anime che incontriamo si perda nel mondo, ma anzi lo accarezzi con libertà e passione, conservando sempre uno sguardo di fraternità verso l’altro. Ci ha animato, come ben detto dal nostro Delegato Piergiorgio, non tanto l’impegno ad incastrare eventi ma incastonare esperienze belle nei percorsi di vita. Quanta incredibile bellezza abbiamo condiviso. Sì, perché l’AC non fa della parola “cura” un semplice vocabolo del dizionario associativo ma uno stile di prossimità per tutti. Da nord a sud della nostra Puglia amata, ci sono uomini e donne che spendono tempo, energia e amore perché possa essere formato Cristo in ciascuno. Sappiamo che per realizzare il nostro “Progetto formativo” non possiamo che ascoltare lo Spirito, come ci ha indicato l’assistente unitario don Mimmo, citando il cardinale Maria Martini, è lui il vero protagonista della storia. Lo Spirito riannoda il filo della nostra esistenza a Dio e ci invita a prendere il largo, insieme con i fratelli e con Gesù, maestro esperto di navigazione, anche attraverso rotte complicate ma dirette a incredibili mete di approdo. E i campi di grano? Nel libro del Piccolo Principe c’è un dialogo tra il protagonista e la volpe che ho sempre trovato quasi magico: “Vedi laggiù, in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticata. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…” Allora il colore del grano è davvero ciò che guadagniamo: legami belli, come l’oro del grano. Il colore del grano sono gli abbracci per salutarsi, gli sguardi di intesa, gli scambi di proposte. Ecco cosa abbiamo guadagnato quel pomeriggio. E pensare che il grano è il primo elemento per fare il pane. Un pane buono, pronto a spezzarsi sull’altare del mondo. *Presidente diocesana dell’Ac di Oria
“Capire per scegliere”: i quesiti referendari dell’8 e 9 giugno

di Gianluca Argenti* Lo scorso 26 maggio, nel Salone della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria di Castellaneta, si è svolto un incontro di approfondimento con l’obiettivo di facilitare la comprensione dei quesiti del referendum abrogativo su cui i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi i prossimi 8 e 9 giugno. L’incontro è stato concepito dal Consiglio diocesano di Azione Cattolica per offrire a tutti, non solo agli aderenti di AC, un momento di confronto su questioni ritenute essenziali nei processi di partecipazione, esercizio della cittadinanza attiva, realizzazione del bene comune, oltre che occasione di formazione associativa per gli stessi laici di Azione Cattolica. La presentazione degli argomenti è stata affidata a Maria Teresa Coratella, avvocato civilista, amica del “Forum di Formazione all’Impegno Sociale e Politico” della Diocesi Andria e componente dell’associazione di promozione sociale “Cercasi un fine”, la quale ha permesso ai presenti di capire meglio la sostanza dei cinque quesiti di cui il referendum si costituisce, fornendo uno spaccato preciso e completo sulle materie oggetto dei quesiti stessi: lavoro e cittadinanza. Ha illustrato sapientemente le ragioni dl SI e del NO, attraverso un excursus sulle diverse fasi storico-temporali che hanno condotto alla formulazione di questo referendum e chiari richiami alla normativa vigente di riferimento. L’incontro ha visto una partecipazione numerosa e attenta, di tanti giunti preparati a questo appuntamento, che hanno posto domande e condiviso idee e riflessioni, contribuendo ad animare il dibattito. Sebbene soddisfatti della buona riuscita di questo momento, scaturita dal plauso e dai riscontri positivi dei convenuti, non si nascondono, tuttavia, le perplessità generate dalla lettura su Facebook di qualche commento di critica rivolto all’iniziativa, con chiare allusioni a tentativi di ingerenza della Chiesa locale sulla vita politica. Una dinamica questa che non può non far riflettere ed interrogare tutti su quanto, oggi più che mai, sia necessario rifocalizzare l’attenzione sul ruolo e sul compito del laico cristiano in Politica, quella con la P maiuscola, per citare Papa Francesco, sia come elettore sia come cittadino. Recita la Gaudium et Spes, al cap. 75: “Tutti i cristiani devono prendere coscienza della propria speciale vocazione nella comunità politica; essi devono essere d’esempio, sviluppando in sé stessi il senso della responsabilità e la dedizione al bene comune, così da mostrare con i fatti come possano armonizzarsi l’autorità e la libertà, l’iniziativa personale e la solidarietà di tutto il corpo sociale, la opportuna unità e la proficua diversità”. E a proposito dell’importanza dell’esercizio del voto, la stessa Costituzione Pastorale sostiene che per il cristiano il voto non è solo un diritto, ma un dovere, un dovere cristiano: “Si ricordino perciò tutti i cittadini del diritto, che è anche dovere, di usare del proprio libero voto per la promozione del bene comune”. *Presidente diocesano dell’Ac di Castellaneta
Un weekend di volti, parole e speranza: il Consiglio Regionale di Azione Cattolica a Molfetta

di Margherita De Pinto* È stato un fine settimana denso di emozioni, riflessioni e relazioni quello vissuto a Molfetta in occasione del Consiglio Regionale di Azione Cattolica della Puglia, svoltosi domenica 11 maggio. Un evento preparato con cura e vissuto intensamente, che ha saputo coniugare fraternità, memoria e progettualità. Tutto ha avuto inizio sabato sera, con l’arrivo della delegazione regionale, accolta da me e da altri amici della diocesi con la gioia di chi apre le porte non solo dei luoghi, ma soprattutto del cuore. Insieme abbiamo camminato per le strade della città di Molfetta che ancora custodiscono il respiro e le parole di don Tonino Bello, condividendo sorrisi e racconti. L’episcopio, la cattedrale, il duomo: ogni tappa è stata un’immersione nello spirito profetico di un pastore che ha fatto della pace e della prossimità il suo stile di vita e il suo testamento. Un tempo di bellezza e memoria, che ha preparato il terreno per la giornata successiva. La domenica abbiamo vissuto il Consiglio Regionale, momento prezioso di confronto, ascolto e discernimento presso la parrocchia Madonna della Pace. La scelta del luogo e della tematica non sono stati casuali ma profondamente legate alla figura e al pensiero di don Tonino. A guidare la riflessione, il tema “Persona, diritti, libertà e pace”, parole che non sono solo concetti ma indicazioni di marcia per la nostra Azione Cattolica, chiamata a essere nel mondo presenza viva e credibile. A iniziare la mattinata ricca di stimoli è stato l’intervento del giovane pugliese Raffaele d’Alfonso del Sordo, in video registrato, che ci ha presentato la realtà de I ragazzi di via Amelio, un’associazione che porta, attraverso l’entusiasmo e l’impegno di tanti giovani, il messaggio di pace e legalità nelle scuole. La sua testimonianza ha acceso nei presenti il desiderio di continuare a sognare in grande, partendo dai luoghi concreti in cui viviamo. È seguito l’intervento del dott. Roberto Rossi, Procuratore generale della Repubblica presso il Tribunale di Bari, ci ha accompagnati in un approfondimento denso e appassionato: “Fare la nostra parte significa rendere credibile il nostro onore”, ci ha ricordato, riportando al centro il valore della persona, la responsabilità nella difesa dei diritti e l’urgenza di costruire la pace nel quotidiano, nei piccoli gesti e nelle scelte associative. Un invito a non sottrarci al compito di essere cittadini consapevoli e cristiani coerenti. La coppia cooptata nazionale, Jafti Tosatto e Giulia Zanetti, ha poi condiviso il progetto che vede le famiglie protagoniste nei percorsi dell’associazione: un segno concreto di come l’AC sia davvero casa che accoglie, accompagna e sostiene, dentro e fuori le parrocchie, nel cuore della società. Dopo i momenti di comunione della Celebrazione Eucaristica e del pranzo condiviso, nel pomeriggio uno spazio di confronto sincero e costruttivo ha permesso alle presidenze diocesane di mettersi in ascolto reciproco, condividendo fatiche, intuizioni e desideri. Ne è emerso un forte bisogno di camminare insieme, custodendo la fiducia e tenendo aperto il cuore alle novità che lo Spirito vorrà ispirare, con uno sguardo al territorio e al mondo. Il Consiglio Regionale di Molfetta ci ha ricordato che vivere il servizio è vivere l’altro, che l’Azione Cattolica è comunità in cammino, attenta ai segni dei tempi, fedele al Vangelo e generosa nel farsi prossima. E ci ha lasciato nel cuore una certezza: se restiamo uniti, con lo sguardo rivolto al cielo e i piedi ben piantati nella terra della storia, nulla potrà davvero fermare la speranza. * Presidente diocesana dell’Ac di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi
“Rischia Restando”, i giovani della Diocesi di Andria a confronto su emigrazione giovanile e futuro dei territori

dall’équipe Settore giovani AC Andria Il bilancio dei cervelli in fuga è sempre più tragico: sono ben 24mila i giovani tra i 18 e 34 anni che negli ultimi dieci anni hanno lasciato la Regione Puglia. Un dato significativo che ha fatto da apripista per l’appuntamento di domenica 23 marzo organizzato dal Settore Giovani di Azione Cattolica della Diocesi di Andria. Un incontro che si inserisce nel percorso annuale dedicato a giovani e giovanissimi del territorio. “Rischia Restando” questo lo slogan che ha accompagnato i tanti ragazzi accompagnati da alcuni educatori che hanno partecipato alla giornata di approfondimento presso il Centro Ricerche “Farmalabor” di Canosa di Puglia. «Come giovani sentiamo la necessità di confrontarci con i nostri coetanei e con gli adulti. Quando si parla di giovani che scelgono di lasciare la propria terra è necessario comprendere come rendere i nostri territori attrattivi e stimolanti per le nuove generazioni» – hanno sottolineato Francesco Lattanzio e Roberta Capurso vice presidenti per il Settore Giovani della Diocesi – «vedere tanti ragazzi che scelgono di mettersi a servizio delle nostre comunità con piccoli passi è una boccata d’ossigeno per tutti». Una possibilità di fermarsi per studiare la realtà, analizzarla con occhi giovani e proporre prospettive nuove per i nostri territori. Ad animare il dibattito sono stati Donato Massa, giovane canosino che ha scelto di investire nella azienda di famiglia di ortofrutta ormai alla terza generazione e due responsabili della Fondazione Archeologica Canosina. Due testimonianze che hanno permesso ai ragazzi di comprende la possibilità di investire nei territori contribuendo allo sviluppo delle nostre città, ognuno con le proprie abilità.
L’AC regionale: famiglia di famiglie

di Maria Selvarolo* Domenica 16 marzo 2025 si è riunito il Comitato Presidenti diocesani di Puglia e la Delegazione regionale, la sede dell’incontro è stata la Biblioteca Diocesana “S. Tommaso D’Aquino” di Andria. Per la nostra associazione diocesana è stata da subito una gioia la notizia che questo incontro, aperto anche ai familiari di ciascun partecipante, si sarebbe svolto proprio ad Andria e, in più, in un posto a noi molto caro. La bellezza di questa giornata è cominciata già da prima della giornata stessa con il pensare a come accogliere al meglio tutti gli amici che sarebbero arrivati da ogni parte della Puglia, bellezza che si è trasformata in gioia al momento dell’incontro. Sì, è un’emozione particolare quella degli arrivi, intravedere, già dall’interno degli abitacoli delle auto, volti sorridenti, magari stanchi per il viaggio a volte lungo, ma pieni dell’entusiasmo di chi ha scelto di essere lì, rispondendo al richiamo di un’appartenenza che si fa famiglia di famiglie quando la si vive in pienezza. Gli incontri in AC sono sempre particolari, desiderati, vissuti con la passione associativa che ci caratterizza, generativi per lo slancio del contributo che ciascuno apporta. Le sollecitazioni all’ordine del giorno poste dalla Delegazione regionale attraverso il Delegato hanno messo in circolo una vivace attenzione e cura per i fratelli, per l’associazione, ma soprattutto per la Chiesa. Ciascuno si è espresso in maniera diversa, assecondando la propria indole e mettendo a frutto la sua esperienza, tutti perseguendo però lo stesso obiettivo e riconoscendosi in un unico modus vivendi, uno stile, quello associativo, che ci caratterizza da sempre. È stato prezioso quanto abbiamo condiviso, ad ogni voce che si aggiungeva è come se si riuscisse a mettere a fuoco sempre di più l’idea che inizialmente era solo abbozzata. Ogni contributo ha rappresentato l’accrescimento di particolari che hanno reso il disegno iniziale sempre più nitido e reale, realizzabile insieme: da una parte il desiderio di dare il proprio apporto esprimendo le proprie idee, dall’altra il bisogno di ascoltare gli altri perché ritenuti preziosi e unici. Se ne esce arricchiti, più coraggiosi e pronti per affrontare le sfide quotidiane. Che meraviglia l’opportunità di vivere insieme la celebrazione eucaristica: stupiti ancora una volta per la bellezza di una Parola sempre viva, spezzata sapientemente per noi dall’Assistente regionale, e nutriti dall’unico Pane capace di farci riconoscere, anche nel fratello che abbiamo accanto, la presenza del Signore Risorto. Quanto importante e significativo diventa, in questa ottica, la condivisione del cibo, il momento di convivialità: il piacere dello stare insieme che si concretizza anche intorno ad una mensa imbandita, la fraternità delle chiacchiere attraverso le quali si approfondisce la conoscenza reciproca e, non da ultima, la scoperta di prodotti tipici del territorio. Un’AC che si muove e che visita i territori diocesani è un’AC “in uscita” che fa di ciascuna diocesi la propria diocesi, che accorcia le distanze in una regione, come la nostra, che, avendo una conformazione geografica particolare, ci pone spesso davanti a questo problema. È una fatica incontrarsi periodicamente perché a volte, anzi molto spesso, è complicato per un presidente diocesano riuscire ad incastrare, coordinare e coniugare gli impegni associativi con quelli di altro genere, ma questa fatica viene lautamente ricompensata. Ogni volta che per l’associazione si rinuncia a del tempo personale o al tempo da dedicare alla propria famiglia e ai propri figli ci si chiede se ne vale veramente la pena e la risposta è sempre sì, mille volte sì! * presidente diocesana dell’Ac di Andria
Nuove forme di Comunicazione efficace: il Podcast “Pane, tarallucci & Vino”, realizzato dai Giovani di A.C. di Cerignola-Ascoli S.

di Francesca Sorbo Come poter parlare ai giovani? Quali sentieri poter intraprendere per meglio comunicare in maniera intergenerazionale? È nata da queste domande la nuova esperienza dei Giovani di Azione Cattolica Diocesana che, dallo scorso novembre, hanno iniziato a cimentarsi nella realizzazione di un nuovo Podcast tutto home-made. Il titolo del Podcast riprende i due simboli fondamentali della tradizione cristiana: il Pane e il Vino, che mettono insieme i doni del creato nel Dono del Cristo Maestro e Signore dell’Ultima Cena. Con toni leggeri e disinvolti e con uno stile d’intervista, ad ogni puntata affrontano argomenti di spessore, con ospiti sempre diversi e ponendo domande che toccano le curiosità più interessanti. Le prime due puntate hanno visto la partecipazione di Don Michele Murgolo, assistente diocesano del Settore Giovani, con il quale si è affrontato il tema della nascita di Gesù con la puntata dal titolo “Ma… Gesù di che segno è?”; di Don Giuseppe Di Donato, referente per la Pastorale Giovanile Vocazionale e Segretario del nostro Vescovo Fabio Ciollaro, con cui invece ci si è intrattenuti a parlare della vocazione con la puntata dal titolo “… ma Chi ti ha chiamato?”. Due puntate, due occasioni per provare a conoscere qualcosa di nuovo e a riflettere su tematiche che stanno a cuore a giovani e adulti; a queste due prime puntate seguiranno altre focalizzate sull’attenzione al territorio, sulle tematiche emergenti tra giovani e adulti. Il progetto si inserisce nell’ottica degli Orientamenti nazionali per il Triennio 2024-2027 “Voi stessi date loro da mangiare (Mt.14,16)”, dove nel grande tema della Formazione e Cultura, si è voluta sottolineare ancora l’importanza sulla comunicazione “per riuscire a parlare a misura di ogni persona anche grazie alle opportunità del digitale” – cita il documento- “ per imparare a raccontare la vita associativa in maniera bella, sobria ed efficace, ricordandoci sempre che è il Signore che compie opere meravigliose nella storia e nelle storie di ciascuno”. Il Podcast è stato pensato per raggiungere tutte e tutti in modo puntuale e personalizzato, grazie proprio alla sua peculiarità di poter essere ascoltato senza interruzioni ed ovunque ricercandolo sulla piattaforma Spotify o vederlo anche sul canale YouTube omonimo; consterà di una puntata al mese con ospiti sempre diversi. Sulla scia di questa attenzione alla comunicazione efficace, si è diramata anche l’iniziativa, sempre digitale, del Commento al Vangelo in questo tempo di Quaresima, pensato e realizzato in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana. Per ogni domenica, a partire dal Mercoledì delle Ceneri, viene realizzato, dai giovani della Diocesi, un audio-post con una riflessione personale sul Vangelo odierno, pubblicato per tutti sulle pagine Instagram e Facebook di A.C. e P.G. diocesane. Avere a cuore la comunicazione, per raggiungere tutti e tutte, è una scelta che sicuramente si sposa a pieno con la dimensione missionaria della Chiesa, i due progetti vogliono poter favorire una informazione e formazione positiva, reale e di valore tra le tante effimere e false proposte in rete.
Consiglio regionale domenica 13 novembre 2022

Vi comunichiamo che il Consiglio Regionale è convocato per domenica 13 novembre 2022 dalle ore 9.00 alle ore 17.00. I lavori si svolgeranno presso il Centro di Spiritualità “Oasi Santa Maria” in Cassano delle Murge (BA), via della Riconciliazione dei Cristiani, km 2 PROGRAMMA COMUNICAZIONE E CULTURA Ore 9.00 arrivi e accoglienza Ore 9.30 Santa Messa presieduta da Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo Metropolita di Bari – Bitonto Ore 11.00 intervento di Claudia d’Antoni, Consigliera nazionale ACR Ore 12.00 gruppi di confronto Ore 13.00 condivisione e confronto in plenaria Ore 13.30 pranzo (per chi volesse, vi è la possibilità di prenotare un pasto, preparato dalla struttura e da consumarsi all’interno del refettorio, al costo di euro 20,00 cadauno) Ore 15.00 divisione in settori, articolazione e movimenti Ore 17.00 chiusura lavori, preghiera e saluti LE ISCRIZIONI DI CIASCUNA DIOCESI DOVRANNO PERVENIRE ENTRO E NON OLTRE IL 31 OTTOBRE 2022 COMPILANDO LA SCHEDA ALLEGATA ALLA PRESENTE CONVOCAZIONE. LA PARTECIPAZIONE PREVEDE ALTRESI’ IL CONTRIBUTO DI EURO 50,00 PER CIASCUNA DIOCESI DA VERSARE ENTRO IL 31 OTTOBRE 2022 ESCLUSIVAMENTE A MEZZO BONIFICO AL SEGUENTE IBAN: IT03K0306909606100000072787, AL QUALE DOVRA’ ESSERE INOLTRE INVIATO IL PAGAMENTO COMPLESSIVO DEGLI EVENTUALI PASTI DA PRENOTARE. Un caro saluto. L’Assistente regionale unitario Il Delegato regionale Don Giosy Mangialardi Piero Conversano
Ascoltare è un modo di ESSERE

Ascoltare 👂è un modo di #essere 📌 Il #ConsiglioRegionale dell’#ACPuglia 🟦🟨 si ritroverà il prossimo 15 Maggio a Bari, presso il Seminario Arcivescovile. 👉 Sarà con noi Luigi Russo, psicologo e psicoterapeuta. azionecattolicapuglia
Lettera ai Vescovi di Puglia

Riportiamo la lettera che la delegazione Regionale AC, insieme a tutti i Presidenti delle associazioni diocesane, ha scritto ed inviato ai Vescovi di Puglia. Ecco a voi la lettera La delegazione
“SERVIRE E DARE LA PROPRIA VITA”

È l’iniziativa annuale dell’Azione Cattolica Italiana che accompagnerà il cammino associativo a tutti i livelli e farà da filo conduttore al prossimo Consiglio regionale dell’Ac di Puglia, che si svolgerà sabato 24 ottobre a Molfetta per una ripartenza “A VELE SPIEGATE”. L’appuntamento regionale dell’Azione Cattolica sarà un vero e proprio laboratorio narrativo, in cui, partendo dal racconto della vita associativa in questo tempo delicato e fragile, si proveranno a mettere in circolo e in rete esperienze virtuose per cogliere le buone opportunità presenti nel territorio oggi, nonostante tutto. Allo stesso tempo, l’incontro di Molfetta sarà una tappa del percorso di discernimento già avviato da tempo, in vista del Consiglio regionale elettivo e dell’Assemblea nazionale che vedranno tutta l’Associazione protagonista e chiamata a rinnovare i propri responsabili. PROGRAMMA 15,30 Arrivi e accoglienza dei partecipanti; 16,00 Inizio dei lavori secondo la seguente scaletta: a. Momento di preghiera e riflessione sul tema annuale (Icona biblica): “SERVIRE E DARE LA PROPRIA VITA” b. Laboratorio narrativo: racconto della vita associativa in questo tempo, per una ripartenza “A VELE SPIEGATE” c. Chiusura e sintesi 19,00 Conclusione dei lavori